Oddio cosa mi porto

 

Tanto sarà capitato a tutte, non è che vi dica niente di nuovo.

Quest’anno (come ogni anno) eravamo tutte convintissime di partire per le vacanze con l’unico bagaglio di uno spazzolino e un paio di mutande, poi come al solito ci siamo ritrovate ad arrancare trascinandoci dietro un trolley enorme che siamo riuscite a chiudere solo mettendoci sedute sopra. Il problema, che si trascina dalla notte dei tempi – e dalla notte dei tempi totalmente incompreso dall’universo maschile – è che a seconda della destinazione del viaggio non sappiamo bene cosa ci aspetterà. Tipo: la Chicca ha detto che con i jeans che hai addosso vai dappertutto, invece la Lalla ha rivelato che se capiti nel locale X bisogna essere tiratissima e taccatissima, poi se gli amici ti invitano al ristorante Y, sai benissimo che il dress code è in teoria informale ma in pratica ci vuole il tubino. E allora vuoi non portarti borse e accessori coordinati? Mica puoi fare la figura della poraccia, anzi devi essere la più bella del reame, e quindi…E se poi piove? No, maglioncino/felpa/sneakers e un altro paio di jeans ci vogliono. Poi almeno tre magliette coordinate con i calzoncini per il tennis, il costume adatto alla piscina e almeno tre per la spiaggia…Insomma, pensare a ogni evenienza è una faticaccia, lo capisco benissimo. Basti dire che, come ha detto la mia amica Francesca Lorenzoni, quest’anno per andare a Finale Ligure mi sono portata lo stesso bagaglio di quando sono stata in Australia. Però adesso, davvero buone vacanze. E se avete dimenticato qualcosa ci sono i negoziati sotto.

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