Campioncini (& dintorni)

Giusto domenica stavo facendo decluttering in bagno. Precisamente, in un cassetto di un mobiletto del bagno. Quello dove metto tutti i mini – formati per un weekend o un viaggio breve: mini – shampini, mini – spazzolini, mini – dentifricini, mini – saponettine. Ma, soprattutto, mini formati di creme viso. Idratanti, antiage, contorno occhi, illuminanti, riparatrici ecc. Tubetti, barattolini e bustine: i campioncini, insomma. Quelli che una volta entravi in profumeria e ne uscivi con una busta piena. Si, perché la commessa (truccatissima e profumatissima) te ne metteva manate nel sacchetto. Anche di sieri per pelli over 50 (‘mature’, si dice ‘mature’), e magari tu ne avevi 25. Bei tempi. Sì, perché a parte il fatto, ovvio, della giovine età, si trattava di tempi di vacche grasse. Oggi il campioncino non te lo smollano neanche per sbaglio, neanche se fai un acquisto di una certa entità, tipo crema giorno + crema notte + profumo. Le case produttrici non li mandano più alle profumerie, quindi credete a quelle povere commesse che, oggi meno truccate e profumate di allora, scuotono la testa sconsolate, dicendo ‘mi spiace signora, ma non ci mandano più niente sa?’. Oggi puoi giusto farti un’idea del nuovo profumo Gucci o D&G snuffiando l’esile scia odorosa che si percepisce sollevando la linguetta adesiva nella pagina della pubblicità sulla rivista. Non c’è altro modo. Perché il campioncino di profumo non te lo danno più. Bisogna strappare la pagina e strofinarsela su collo e polsi.

Però ancora qualche azienda nella categoria campioncini (o giù di lì) ci spende. Tipo l’Ikea. però i tempi sono cambiati, il mercato è cambiato, in Europa si fanno meno figli…..Quindi questi geni del male svedesi hanno pensato di fare marketing su generi diversi. In Italia la novità non è ancora arrivata, in Svezia ovviamente sì. Consiste in questo: una pagina pubblicitaria Ikea nelle riviste, sui femminili soprattutto. E fin qui. La pagina riporta la pubblicità di una culla. E fin qui. Ora attenzione: sotto la foto della culla c’è un quadratino fatto di una carta tipo assorbente. In realtà quella carta assorbente è un test di gravidanza. Quindi, tu donna:

#strappi la pagina (che comunque intitola “Fare la pipì qui potrebbe cambiarti la vita”

#fai pipì

#ne metti qualche goccia sulla carta assorbente

#aspetti che la il test  si colori

#se il test è positivo: sei incinta, quindi corri all’Ikea e hai diritto, presentando la pagina, a uno sconto sulla culla.

Va bè che dire: chapeaux all’idea. I tempi sono cambiati, il mercato è cambiato, e si  punta su un altro tipo di sampler (campioncino). Non si omaggiano più profumi, ma test di gravidanza. Bon. Giusto. Solo che penso alla faccia del  commesso che pensava di dare consigli sui mobili e invece si ritrova a ritirare pagine, appunto, testate.

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