Saldi – il sequel

Lo so, ne ho appena parlato: ma non ho esaurito l’argomento.

Anche perché è da oggi all’alba che se ne parla, e domani, complice il sabato festivo e befanesco, prevedo centinaia di Panda cariche di amiche /mamme e figlie/colleghe andare alla carica nei parcheggi del centro città o del  centro commerciale.

No, sul serio: vi auguro uno shopping sereno & proficuo & divertente, però ragazze vi dico: state attente. A non dar di matto prese dall’euforia del momento. Andateci coi piedi di piombo (comunque in comode sneakers) e datemi retta:

# Fatevi un’idea di ciò che volete, prima di mettere piede in un negozio. Altrimenti rischiate 1) con la mente annebbiata, di comprarvi tutto il negozio 2) con la mente annebbiata, di non comprarvi niente.

#Andate in ricognizione con un  pre – shopping nell’armadio: (sempre prima di andareall’arrembaggio), declutterate il vostro guardaroba, arrivando fino agli angolini più bui, quelli in fondo. Lì, con una probabilità molto alta, rischiate di trovare top, magliette, cardigan, pantaloni spiegazzati ma che non immaginavate neanche più di avere, mai messi e ancora con l’etichetta, acquistati in saldi di annate precedenti. Non vi sono mai stati bene, ma se adesso provate ad indossarli, diventeranno i vostri capi – must e non vorrete niente d’altro.

Partite? Bon, adesso dovete essere realistiche.

Realistiche #1: la mattina,’quella’ mattina, pesatevi. E stabilite la vostra taglia esatta. Ti dò un consiglio spassionato, Baby: non investire neanche un euro in qualcosa che “mi va un po’ stretto, ma poi tanto cede”. Non cederà. Perchè non lo metterai mai, mai, mai.

Realistiche #2: siete le classiche bon ton bon genre un filo di tacco e un filo di perle? Inutile comprare canotte & jeans o peggio bustier smandrappati – al grido “anno nuovo , vita nuova! Lo metterò per un’occasione speciale”. L’occasione non sarà mai speciale abbastanza, neanche a Carnevale.

Realistiche #3: occhio alle tempeste ormonali. Chiaro che essere, come dice la pubblicità “in quei giorni” crea, in combutta con i faretti impietosi dei camerini, un’Asse Roma – Berlino che levati. Un cocktail di malumore iniettato in vena che ti entra in circolo in un nanosecondo. Niente vi andrà bene, e vi vedrete bruttissime. Il risvolto positivo è che alla fine avrete risparmiato e a marzo vi potrete permettere quel trench Burberry, ovviamente non in saldo, che vi darà molto ma molta più soddisfazione.

 

No Comments Yet.

What do you think?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *