Gaudenti 1971: nel cuore di torino un nuovo format di bakery-pasticceria

Gaudenti 1971: nel cuore di torino un nuovo format di bakery-pasticceria

Una nuova apertura che è un po’ un ritorno: il 10 luglio Gaudenti 1971 ‘debutta’ in Corso Vittorio Emanuele II 76 a Torino, proprio in quelli che furono i locali del negozio di Peyrano.

La formula di Gaudenti non sarà in contrasto con la storica pasticceria dell’altrettanto storico marchio torinese, ma anzi ne rappresenterà, in un certo modo, l’ideale proseguimento.

Il progetto, che nasce da un’idea di Marco Bonomi e di Gianluca Chiadò Viret, e che prende vita insieme ad altri soci e collaboratori, è quello di portare a Torino una pasticceria di stampo internazionale che tuttavia abbia nel suo DNA la tradizione pasticcera piemontese. L’intera linea, dolce e salata, sarà caratterizzata dall’eccellenza delle materie prime, e verrà prodotta da un laboratorio di 400 mq in loco, provvisto di attrezzature di ultima generazione. Gli interni sono stati curati dallo Studio La Matilde, il cui staff ha saputo valorizzare in chiave contemporanea alcuni degli elementi preesistenti, come la boiserie originale.

Tutta la croissanteria, i prodotti da forno e la pasticceria saranno seguiti da Marco Sforza, giovane ma con con alle spalle esperienze nell’alta ristorazione internazionale. Dice Sforza: “Grazie alla mia squadra di cinque ragazzi, che desidero fin d’ora ringraziare, ogni giorno produrremo viennoiserie per la prima colazione, inoltre non mancherà una selezione di torte all’ancienne. Manterremo una linea di piccole bignole tipicamente torinesi, ma la vera novità sarà la pasticceria di stampo internazionale, che andrà a recuperare tradizioni dolciarie fuori dall’Italia. Così attingeremo, ad esempio, al Portogallo o al Giappone, con piccole dolcezze rimpicciolite ‘in scala’. Tutto sarà molto semplice nella forma e nelle linee”.

“Made in To” anche il caffè con miscele della prestigiosa firma Vergnano, la più antica torrefazione italiana che da 135 anni porta avanti la cultura e la tradizione dell’autentico espresso in tutto il mondo.

Dopo il mattino dedicato alle colazioni, l’offerta pranzo sarà caratterizzata dalle pizze al mattone e dalle focacce romane farcite, anche queste prodotte in casa.

I clienti potranno scegliere di consumarle negli accoglienti “salottini” o di portare via i loro acquisti: l’attenzione al confezionamento e al packaging sarà un’altra novità di questa nuova idea di bakery. “Gaudenti dal 1971 è un progetto giovane, dalla formula innovativa, che nella sua creazione ci sta divertendo e in cui crediamo. Speriamo – concludono Bonomi e Chiadò Viret – che il nostro spirito gaudente, cioè gioioso e amante delle cose buone, raggiunga il pubblico torinese e non”.

Gaudenti 1971

Orari: dal lunedì al sabato 7.30 – 19

Domenica   8 – 13

www.gaudenti1971.com

Facebook: https://www.facebook.com/gaudenti1971/

 

Baci!

Baci!

Oggi è la giornata mondiale del bacio, e su questo argomento qualcosa bisogna dire. Vabbè, intanto che c’è poco da fare: se non ci si piace ‘a labbra’, non ci si piace e stop. Inutile approfondire.  Poi, ricordiamo che gli umani sono gli unici esseri viventi a svolgere questa pratica. I gatti si leccano il pelo, le giraffe intrecciano i colli, le talpe strofinano il muso, le tartarughe si danno dei colpi con la testa, i criceti si mettono faccia a faccia. Noi no. Noi ci baciamo.

Scordate dove avete messo le chiavi? Siete intelligenti!

Scordate dove avete messo le chiavi? Siete intelligenti!

No, siam mica qui a sbianchettare i giaguari. O ad asciugar gli scogli. O, più banalmente, a pettinare le bambole.

Insomma, non abbiamo tempo da perdere nel ricordare particolari e piccole cose. Il nostro cervello le ‘espelle’ e fa spazio solo per le cose importanti. Lo svela uno studio dell’Università di Toronto, pubblicato sulla rivista scientifica Neuron. Per dire: siete mai entrati con piglio deciso in una stanza per poi chiedervi, improvvisamente smarriti ‘Maaa…perchè ero venuto qui?’, oppure vi capita non sapere MAI, mai nella vita, giorno dopo giorno, dove avete messo le chiavi della macchina. O ancora, davanti allo schermo del pc pensare: ‘Allora…..cosa dovevo fare?’.

Il food dell’estate? unicorn!

Il food dell’estate? unicorn!

Glitteroso, luminescente, stellare e cosmico. Un po’ arcobaleno, tenero e anche – giustamente – cornuto. Il cibo da fotografare, instagrammare e poi (forse) mangiare. Cappuccini, insalate, smoothies, noodles: Life is unicorn! In principio è stato il Frappuccino di Starbucks. Poi i macarons, i drinks, il gelato, la cheese pie, fino alla pizza: tutto dalle pastellose tinte arcobaleno, glitterate e cangianti. A Bangkok ha aperto persino un Cafè a tema.

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Stelle del nordest: chef uniti per dare gusto alla solidarietà

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Metti una sera d’estate in un parco. Metti un percorso fatto di vini e prodotti eccellenti e di piatti realizzati da 27 chef stellati (o in odor di stella) del Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. A Tavola con le Stelle del NordEst, al Grand Hotel Terme di Montegrotto (Padova) oggi 26 giugno, da un’idea del giornalista Giovanni Chiades, è giunto quest’anno alla settima edizione.

Being Albert Einstein

Being Albert Einstein

Per farvela breve (ma breve breve breve), stasera ho sentito Il Veec di Radio Deejay raccontare le regole di vita di Albert Einstein, e ho pensato: ma sono regole di vita normalissime!  E allora io? Perché non sono Einstein?

6 birre per l’estate

6 birre per l’estate

La tendenza di quest’estate è provare nuove birre – non facilissime da trovare – e pasteggiare abbinandole ai piatti tipici dei mesi caldi.
Ve ne abbiamo selezionate cinque (più una), d’obbligo per le grigliate estive.

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5 ristoranti sul mare da non perdere

5 ristoranti sul mare da non perdere

Fra i piaceri d’estate, c’è anche quello di scegliere un ristorante pieds-dans-l’eau, con i piedi nell’acqua. Dalla Liguria alla Sicilia: in Italia ci sono alcuni dei più bei e suggestivi ristoranti on the beach e vista mare. Ne abbiamo scelti cinque per voi.

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Rinfrescatevi!

Rinfrescatevi!

Metti una domenica pomeriggio di metà giugno. Metti che ci sono 30°. Metti che sei sola, un po’ perché le amiche sono via, un po’ perché hai fatto arrivare chiaro il messaggio la-domenica-lasciatemi – stare. Si però fa caldo. E la temperatura, si sa, fiacca fisico e cervello. Quindi urge una rinfrescata ad entrambi. Cosa fare, DIY:

Polpette: 5 posti dove mangiare le più buone

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Sono le più amate dagli italiani: le polpette sono golose, easy da mangiare e da preparare e fanno allegria. Anzi fanno proprio sentire a casa, coccolati da un comfort food d’eccellenza. Che può essere anche street food. E se, fino a pochi anni fa, nei ristoranti ci si guardava bene dal proporle – perché sinonimo di riciclo e di cucina casalinga troppo cheap – oggi piovono polpette: nel senso che in molte città, da nord a sud d’Italia, i locali che fanno solo polpette sono un must… con appendici anche all’estero.

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Schermi d’estate

Schermi d’estate

Purtroppamente trattasi di mancanza di riguardo. Intendo dire: perchè? Perchè tutte le trasmissioni televisive a fine maggio, massimo inizio giugno, terminano e ciaone proprio? E fra l’altro ci dobbiamo sorbire tutte le ultime puntate con i conduttori che piangono, gli autori che applaudono e fanno invasione di campo, il pubblico in piedi che fa la ola, i cameramen che alternano smorfiacce ai saluti. Insomma, buone vacanze e ci rivediamo in autunno. Ma precisamente buone vacanze a chi?

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Lo confesso: dopo essermi vista tutti gli episodi di una serie (che naturalmente non nomino) sulla ricerca, da parte di probabili e improbabili gentil donzelle, dell’abito da sposa dei sogni, sono diventata una house before and after addicted. Cioè tengo la tv sintonizzata fissa sul canale che propone & propina ristrutturazioni di case più o meno grandi (comunque sempre in Usa). Anche qui non faccio nomi, sappiate solo che adoro Chip & Joanna. 

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Anche quest’anno T 18 darà la ricarica ai partecipanti alla 12H Cycling Marathon (Monza, 3/4 giugno) con le vitamine e ì sali minerali della frutta!

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E’ stata un settimana faticosa. Prima l’arrivo di Trump a Roma, poi il G7 a Taormina. Faticosa perché stagli dietro a tutti i tg, giornali e rotocalchi quotidiani. Ma alla fine potremmo riassumere tutto nel titolo di una canzone di Prince: Sign o’ the Times. O se preferite, di  Harry Stiles, ex One Direction (per chi non lo sapesse. insieme a Despacito, Sign of the Times è il tormentone del momento).

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Dal 26 al 28 maggio ai Docks Dora di Torino vi aspettano 67 birre belghe e 13 mastri birrai dal Belgio: è il Tripel B Fest, il primo festival in Italia dedicato alla cultura brassicola belga con tantissimi appuntamenti in calendario!