Siamo agli sgoccioli

Siamo agli sgoccioli

 

 

Ragazzi (e mi sto rivolgendo alla fascia 16 – 18), ricordate i gavettoni a giugno, all’uscita l’ultimo giorno di scuola? Con tanto di radio a palla che sparava Senza pagare di Fedez & J – Ax. E le ormai classiche abluzioni nella fontana di Piazza Castello (o in ogni altra fontana di qualsiasi altra città)? Ecco, ripigliatevi, perché è fine agosto e fra poco le porte della vostra scuola/liceo/istituto/università si riapriranno.

Identità golose – storia, modernità, gusto: tutto il buono di Da Caino

Identità golose – storia, modernità, gusto: tutto il buono di Da Caino

Identitagolose.it – Valeria Piccini, cuoca icona della gastronomia maremmana, non si stanca di raccontare la sua terra, piatto dopo piatto. Valeria Piccini va fiera, giustamente, della sua storia; e anche se l’ha raccontata molte volte, non è stanca di ripercorrerla e ricordarla. Fa bene, perché il suo è un percorso significativo, importante, che dovrebbe ispirare i tanti che oggi desiderano lavorare nel mondo della ristorazione. La storia di una ragazza che ha iniziato a lavorare nel bar della famiglia dell’allora fidanzato, poi compagno di vita in tutto e per tutto, Maurizio Menichetti.

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Agosto Blues

Agosto Blues

Dopo Ferragosto, in qualsiasi luogo o lago ci si trovi, arriva la malinconia per il rientro ormai alle porte. Finalmente, grazie alla Pina di Radio Deejay, questa nostalgia canaglia ha un nome: si chiama August Blues ed è paragonabile all’ansia che giunge puntuale ogni domenica verso le 18, quando il pomeriggio e Domenica Live stanno giungendo al termine.

Italia a tavola – valeria piccini, abbinamenti “invernali”  con i vini le potazzine e gianfranco fino

Italia a tavola – valeria piccini, abbinamenti “invernali” con i vini le potazzine e gianfranco fino

Italiaatavola.net – Valeria Piccini, abbinamenti “invernali” con i vini Le Potazzine e Gianfranco Fino.

Con l’estate che passa riaffiora la voglia di cene invernali, come quella delle tre M, dove la cucina della cuoca della Maremma è stata abbinata ai vini di Le Potazzine (Montalcino) e Gianfranco Fino (Manduria).

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Oddio cosa mi porto

Oddio cosa mi porto

 

Tanto sarà capitato a tutte, non è che vi dica niente di nuovo.

Quest’anno (come ogni anno) eravamo tutte convintissime di partire per le vacanze con l’unico bagaglio di uno spazzolino e un paio di mutande, poi come al solito ci siamo ritrovate ad arrancare trascinandoci dietro un trolley enorme che siamo riuscite a chiudere solo mettendoci sedute sopra. Il problema, che si trascina dalla notte dei tempi – e dalla notte dei tempi totalmente incompreso dall’universo maschile – è che a seconda della destinazione del viaggio non sappiamo bene cosa ci aspetterà.

Cosa mangiano i vip (senza pensare alla dieta)

Cosa mangiano i vip (senza pensare alla dieta)

Vip e Celeb mangiano, salvo poi fare una veloce dieta prima di un film, di un concerto, di una sfilata. Junk food, street food, pizza e spaghetti: bon appètit!

Love boat

Love boat

Alla fine degli anni ’70 in Versilia si narravano le meraviglie del Nabila di Adnan Khashoggi, che era  stato varato ai cantieri Benetti di Viareggio. In particolare tutti favoleggiava sui rubinetti in oro massiccio di quello che allora era lo yacht più lussuoso e grande del mondo.

Vacanze vip: dove vanno le celeb nel 2017

Vacanze vip: dove vanno le celeb nel 2017

Estate 2017: fra le mete scelte da celeb, personaggi televisivi, calciatori e attori vincono i luoghi del cuore. Ma che siano riconoscibili sui social. E, soprattutto, esclusivi. L’estate 2017 è ancora alle sue prime battute, ma già i trend vacanzieri sono chiari. Si prediligono mete già collaudate, spesso insieme alla famiglia (come Hunziker e Panicucci), oppure si scelgono nuove destinazioni.

20 anni di cous cous fest: le prime highlights

20 anni di cous cous fest: le prime highlights

Il cous cous: un piatto che sa di Mediterraneo, ponte fra culture diverse e simbolo di accoglienza, di scambio tra popoli e di convivialità. La rassegna che lo celebra, il Cous Cous Festival di San Vito Lo Capo, quest’anno compie venti anni.

In ciabatte in tangenziale

In ciabatte in tangenziale

No, perche’ io capisco tutto. Prima cosa che fa caldo. Poi, che c’è stato il ’68, le lotte di classe e le battaglie per l’emancipazione, che sono servite anche a rivendicare una certa libertà nell’abbigliarsi. Dicevo, credo di essere in grado di comprendere.

Starbene – Il mio cervello ha dimenticato come si cammina

Starbene – Il mio cervello ha dimenticato come si cammina

La paraparesi spastica ha messo il freno alle gambe di Francesca: eppure lei va avanti, con tenacia e ottimismo.

Il Nano da Giardino vs. Biancaneve

Il Nano da Giardino vs. Biancaneve

Ieri sera, mentre stavo prendendo un aperitivo con amici, è saltato fuori il termine Nano da Giardino. sbucato dal passato. Si dai, sembrano secoli fa quando dal suo favoloso mondo Amèlie mandava a parenti e amici foto – cartoline (dico C-A-R -T-O-L-I-N-E) ritraenti il Nano da Giardino – portato via  dal giardino-prigione dei suoi genitori – che se la spassava in ogni parte del mondo.

Apre gaudenti, nuova pasticceria torinese

Apre gaudenti, nuova pasticceria torinese

ANSA.IT – Dalle bignole sabaude alle tradizioni dolciarie di altri Paesi

(ANSA) – TORINO, 5 LUG – Una pasticceria di stampo internazionale ma con la tradizione piemontese nel suo dna. Con quest’ambizione aprirà al pubblico il 10 luglio, nel centro di Torino (corso Vittorio Emanuele II, 76), ‘Gaudenti 1971’, creata dagli imprenditori Marco Bonomi e Gianluca Chiadò Viret nei locali che un tempo erano dello storico negozio di Peyrano.
L’intera linea dolce salata verrà prodotta in un laboratorio di 400 metri quadri al piano interrato. La crossainteria, i prodotti da forno e la pasticceria saranno seguiti da Marco Sforza, giovane pasticciere reduce da esperienze nell’alta ristorazione internazionale. “Grazie alla mia squadra di 5 ragazzi – spiega Sforza – ogni giorno produrremo viennoiserie per la prima colazione, torte all’ancienne, piccole bignole tipicamente torinesi. Ma la vera novità – prosegue – sarà la pasticceria di stampo internazionale, che andrà a recuperare tradizioni dolciarie fuori dall’Italia”.
Made in Torino il caffè, con miscele Vergnano, la torrefazione italiana nata 135 anni fa.

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Gaudenti 1971: nel cuore di torino un nuovo format di bakery-pasticceria

Gaudenti 1971: nel cuore di torino un nuovo format di bakery-pasticceria

Una nuova apertura che è un po’ un ritorno: il 10 luglio Gaudenti 1971 ‘debutta’ in Corso Vittorio Emanuele II 76 a Torino, proprio in quelli che furono i locali del negozio di Peyrano.

La formula di Gaudenti non sarà in contrasto con la storica pasticceria dell’altrettanto storico marchio torinese, ma anzi ne rappresenterà, in un certo modo, l’ideale proseguimento.

Il progetto, che nasce da un’idea di Marco Bonomi e di Gianluca Chiadò Viret, e che prende vita insieme ad altri soci e collaboratori, è quello di portare a Torino una pasticceria di stampo internazionale che tuttavia abbia nel suo DNA la tradizione pasticcera piemontese. L’intera linea, dolce e salata, sarà caratterizzata dall’eccellenza delle materie prime, e verrà prodotta da un laboratorio di 400 mq in loco, provvisto di attrezzature di ultima generazione. Gli interni sono stati curati dallo Studio La Matilde, il cui staff ha saputo valorizzare in chiave contemporanea alcuni degli elementi preesistenti, come la boiserie originale.

Tutta la croissanteria, i prodotti da forno e la pasticceria saranno seguiti da Marco Sforza, giovane ma con con alle spalle esperienze nell’alta ristorazione internazionale. Dice Sforza: “Grazie alla mia squadra di cinque ragazzi, che desidero fin d’ora ringraziare, ogni giorno produrremo viennoiserie per la prima colazione, inoltre non mancherà una selezione di torte all’ancienne. Manterremo una linea di piccole bignole tipicamente torinesi, ma la vera novità sarà la pasticceria di stampo internazionale, che andrà a recuperare tradizioni dolciarie fuori dall’Italia. Così attingeremo, ad esempio, al Portogallo o al Giappone, con piccole dolcezze rimpicciolite ‘in scala’. Tutto sarà molto semplice nella forma e nelle linee”.

“Made in To” anche il caffè con miscele della prestigiosa firma Vergnano, la più antica torrefazione italiana che da 135 anni porta avanti la cultura e la tradizione dell’autentico espresso in tutto il mondo.

Dopo il mattino dedicato alle colazioni, l’offerta pranzo sarà caratterizzata dalle pizze al mattone e dalle focacce romane farcite, anche queste prodotte in casa.

I clienti potranno scegliere di consumarle negli accoglienti “salottini” o di portare via i loro acquisti: l’attenzione al confezionamento e al packaging sarà un’altra novità di questa nuova idea di bakery. “Gaudenti dal 1971 è un progetto giovane, dalla formula innovativa, che nella sua creazione ci sta divertendo e in cui crediamo. Speriamo – concludono Bonomi e Chiadò Viret – che il nostro spirito gaudente, cioè gioioso e amante delle cose buone, raggiunga il pubblico torinese e non”.

Gaudenti 1971

Orari: dal lunedì al sabato 7.30 – 19

Domenica   8 – 13

www.gaudenti1971.com

Facebook: https://www.facebook.com/gaudenti1971/

 

Baci!

Baci!

Oggi è la giornata mondiale del bacio, e su questo argomento qualcosa bisogna dire. Vabbè, intanto che c’è poco da fare: se non ci si piace ‘a labbra’, non ci si piace e stop. Inutile approfondire.  Poi, ricordiamo che gli umani sono gli unici esseri viventi a svolgere questa pratica. I gatti si leccano il pelo, le giraffe intrecciano i colli, le talpe strofinano il muso, le tartarughe si danno dei colpi con la testa, i criceti si mettono faccia a faccia. Noi no. Noi ci baciamo.