Le pesche ripiene dal piemonte (che piacciono a new york)

Frequentata da celeb a stelle e strisce  – i protagonisti della serie Grey’s Anatomy, l’attore Dustin Hoffman, Leo Di Caprio giusto l’altro giorno si è soffermato a scrutarne il menù in vetrina –  e italiane, come Pirlo e Jovanotti, che ci ha festeggiato il compleanno della moglie Francesca.
È l’Osteria San Carlo, aperta pochi mesi fa a New York, nel cuore di Soho in Thompson Street da un gruppo di sei amici – soci.



Non il «solito» ristorante italiano: perché il San Carlo ha una carta tutta piemontese, con piatti che vanno dai tajarin, alla bagna caoda, alla battuta di fassone. Quello che attualmente è il più richiesto e sta dando più soddisfazioni? «Il tonno di coniglio – dice lo chef Riccardo Zebro – è coniglio cotto e sfilacciato che serviamo in una burnia (un vasetto di vetro) con olio e agrumi».

«Alla clientela newyorkese – aggiunge uno dei soci, Moreno Cerutti – piacciono le novità, e in particolare piace molto sentire raccontare delle Langhe, territorio da cui provengono il tartufo bianco d’Alba e un grande vino come il Barolo ed è diventato un trend assaggiare prodotti «nobili» torinesi come il caffè (qui rigorosamente Lavazza n.d.r.), il Vermouth, il cioccolato». Fra pochi giorni nella carta dei dessert entreranno anche, fra gli immancabili  bonet e zabajone, i Persi Pien, ovvero le pesche ripiene: un dolce estivo, tipicamente local, a base di pesche con amaretti sbriciolati e cacao. «Io ci aggiungo – dice Chef Zebro – rhum e cioccolato fondente: rende questo semplice dessert ‘casalingo’ più goloso per i nostri clienti». Tra le tanti varianti (praticamente ogni famiglia langarola ha la sua ricetta dei Persi Pien) lo Chef ha scelto di basarsi su quella proposta dalla blogger torinese Veronica Geraci (www.homesweethomefood).
 Eccola (dosi abbondanti per 4 persone):

Ingredienti:
6 pesche mature ma sode

200 gr di amaretti morbidi

2 cucchiai colmi di cacao amaro

3 cucchiai di zucchero

2 tuorli
30 gr di burro

Come si fa:

Aprire le pesche a metà, privarle del nocciolo e, aiutandosi con uno scavino, togliere un po’ di polpa fino a lasciarne non più di un centimetro. Tritare finemente la polpa con un coltello, metterla in una ciotola, aggiungere gli amaretti sbriciolati, il cacao amaro e i tuorli sbattuti con lo zucchero. Deve risultare un composto molto denso, in caso contrario aggiungere altri amaretti. Suddividere il composto riempiendo le pesche, avendo cura di compattarlo bene, e porle in una pirofila imburrata e che le contenga in modo che siano ben serrate. Mettere qualche altro fiocchetto di burro sul fondo della pirofila e cuocere in forno caldo a 160°C per circa 30 min.Volendo il ripieno può essere aromatizzato con un cucchiaio di moscato o rum, in questo caso bisogna però aggiungere qualche amaretto in più per ottenere la giusta consistenza. Servire tiepide o fredde (e poi andate a vedere lo skyline di Manhatthan dal Rock of the Top).

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