Cattive compagnie e compagnie sbagliate

Lo so lo so lo so, sono tempi duri per i creativi e i pubblicitari, perché fra televisione e social siamo continuamente bombardati da comunicazioni e messaggi, e alla fine non diamo più retta a niente. In tutto questo mare magnum di ovvietà che ci generano solo indifferenza e, (nel migliore dei casi) disattenzione, vorrei sottolineare l’originalità (coraggiosa o incosciente che sia) di una pubblicità che ultimamente sta passando in tv e che ha attirato la mia e credo anche l’attenzione di molte altre persone. Si tratta di una campagna pubblicitaria di una compagnia assicurativa che ha come protagonista, come appunto il nome della compagnia stessa, un cane segugio. La trama, semplicissima: una persona dà un passaggio in macchina ad altre due persone. Ok, allacciate le cinture, si parte. Pronti via. Ben presto però si sente un certo rumore ‘sospetto’, e mentre tutti si scrutano cercando di individuare il ‘colpevole’, sbuca dai sedili il segugio che esclama: ‘Compagnia sbagliata!’ Ora, compariamo i tre principali spot di compagnie assicurative che si sono viste ultimamente: una con quel figo di Alessandro Gassman, molto tranquilla e ‘regular’, l’altra con protagonista Usain Bolt che qui è versione comica di atleta un po’ bollito (d’altronde ormai, il pensiero, almeno degli italiani, va al primatista olimpico Marcell Jacobs). Infine, appunto, questa, sfrontata, del segugio & il suono imbarazzante. Con la musica degli Imagine Dragons che cantano ‘ whatever it takes’, costi quel che costi (non bisogna trattenersi, appunto). Insomma, per farla breve: più che mai in tempo di Covid, quando tutta l’informazione è su vaccini, misure sanitarie e Greenpass, per attirare l’attenzione è vincente il tema irriverente, magari un po’ volgarotto.

Qualcosa che sdogani situazioni imbarazzanti che tutti abbiamo sperimentato, e che ci fa sentire accomunati, nel nome della puzzetta.