Quando non trovi le cose, o degli omini

Omini: pensavo fossero uomini piccoli, in senso di statura morale (e ce ne sono tanti), non di altezza, Ma ieri Anna Sartorio mi ha svelato le verità nascoste. Allora, ogni donna avrà ben presente quando sei in straritardo, ti stanno aspettando  sotto e tu, che sei di frettissima, vai con piglio cazzuto al cassetto delle mutande (o delle calze) o all’armadio per cercare un vestito, e non li trovi. Le mutande erano lì, ce le avevi messe ieri sera dopo la lavatrice, hai anche visualizzato la scena. Il vestito lo avevi appeso l’altro ieri sul suo appendiabito nell’armadio. Ma ora dove saranno? apri tutto, spalanchi i cassetti e ante, fai mentalmente il percorso inverso. Torni in bagno, chiedi urlando (a figli, genitori e tate): “Dove sono le mie mutandeeeee?”.  Insomma, dieci minuti di pura ansia.

Quando poi, ormai rassegnata, pensi di uscire con sopra e sotto spaiato, riapri il cassetto e…sono lì! Ma come?! Se prima non c’erano! Idem per il vestito che avevi messo diligentemente sull’appendiabiti: lo ritrovi nella cabina armadio. Ecco, in entrambi i casi sono stati gli OMINI. Piccolissimi, invisibili e dispettosi!

A seconda del lessico familiare, detti anche Sgraffignoli. Ma la sostanza non cambia: trattasi di esserini che sghignazzando ci nascondono last minute le cose indispensabili: a) mutande e vestiti, b)  le chiavi di casa e della macchina, c) telefono, d) carica batterie. Mi ricordo che mia nonna quando non si trovava qualcosa diceva la mitica frase: “La casa nasconde ma non ruba” oppure “Dì una preghiera a Sant’Antonio che lo ritrovi”, se avevi perso un anello, un orecchino, un bottone.

Ora so come stanno le cose. Nei nostri appartamenti vivono come clandestini degli omini malmostosi che si divertono alla facciazza nostra.

Rimedio: il dialogo, a costo di sembrare pazze, perché parliamo da sole. Veniamo a patti, diciamogli cose tipo: “Ok, omini. Adesso esco dalla stanza per cinque minuti, ma poi torno eh?”, oppure: “Bene, divertitevi dieci minuti. Poi però ridatemi le mie mutande, che non sta bene, lo sapete”. Oppure più grintoso: “OMINI, finchè si scherza, si scherza. Occhio che poi svuoto i cassetti e ci spruzzo il flit”.

Un’ultima dritta se siete bloccate in casa e non trovate le chiavi, e sotto vi aspetta il primo uomo che dopo 25 anni vi ha chiesto un appuntamento. Non mandategli mai, mai, mai un whatsapp con scritto: “Sono su con gli omini che non mi lasciano uscire”.  Non capirebbe, e sarebbe finita prima di iniziare.

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