Le chiacchiere stanno a zero

Ma cosa, cosa faremmo senza gli studi delle università americane (ma soprattutto, come farebbe Focus ad uscire in edicola). Perché è dai risultati di questi studi che capiamo le motivazioni di certi modi di essere, o che apprendiamo verità assolute. Di cui non ci frega niente, ma insomma sono utili in caso di parole crociate, o meglio in caso di conversazioni, nel vero senso della parola. Infatti il tema è questo: la quantità di parole che tendiamo a dire in una giornata. Ecco, appunto: secondo uno studio dell’ Università del Maryland, il fatto di essere più o meno loquaci dipenderebbe dalla maggiore o minore presenza nel cervello di una proteina, la FoxP2. Le donne ne possiederebbero un quantitativo superiore al 30% di quella presente nei cervelli maschili. Ecco svelato l’arcano, il perchè del continuo blah blah femminile versus il mutismo degli uomini: a fidanzati, compagni, mariti spesso e volentieri devi proprio cavare le parole a forza. Però a volte è vero anche il contrario: donne silenziose e uomini ciarlieri dall’alba al tramonto. Caricati a molla, con la FoxP2 a palla. D’altronde, un successivo studio dell’Università di Tucson, Arizona, ha rivelato che non è che ci sia questa grande differenza nelle parole pronunciate ogni giorno da donne e uomini: le prime utilizzerebbero ogni giorno 16.215 vocaboli contro i 15.669 della controparte maschile. Gli Personalmente trovo gli uomini chiacchieroni fastidiosi, per nulla fascinosi, con un filo di cialtroneria di troppo, giusto quel tantino che stona. Poi c’è la casistica di quelli/e con la quantità di eloquio che varia nel corso della giornata, ed è la categoria a  cui appartengo anche io: con la curva tendente a zero di prima mattina, che raggiunge un picco a metà giornata, per poi tornare a decrescere fino allo zero in serata. Tradotto: grugniti (rari) al mattino, eloquio brillante dalle 10 a.m. fino alle 6 p.m., rarefarsi dell’eloquio fino a sua completa scomparsa verso le 10 p.m. Ma adesso che conosciamo gli esiti degli studi dell’Università del Maryland  e dell’Università di Tucson, finalmente sappiamo che non siamo misantropi e/o  lunatici, o che la sera il nostro mutismo non dipende dalla stanchezza della giornata. Ma dalla quantità di proteina chiacchierina che abbiamo nella testa. Vuoi mettere?

 

 

 

 

 

 

No Comments Yet.

What do you think?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *