Ester Cardella: «Le cose che ho imparato sul sesso dal fumetto erotico»

«Imiei disegni sono un’autoanalisi, una necessità quotidiana, una sorta di terapia». Così parla del suo lavoro l’illustratrice Ester Cardella, presente per la prima volta quest’anno a Torino Comics. Nata a Palermo nel 1992, scopre i fumetti giovanissima, per poi scegliere di specializzarsi, come pochissime altre donne in Italia e nel mondo, nel fumetto erotico.
«Tutto è iniziato mentre frequentavo la scuola di fumetti. Lì abbiamo affrontato vari generi e quando abbiamo approcciato il genere erotico, mi sono trovata molto a mio agio. Disegnare forme femminili mi ha fatto sentire bene».
Illustrare l’erotismo nei fumetti è un modo per rompere i tabù, a detta di Ester, «perché quando una donna disegna una donna, si mette veramente in gioco, svelando se stessa». Una scelta, quella del fumetto erotico, piuttosto coraggiosa: «Per me è stato riconoscere qualcosa che mi veniva naturale e che fa parte della mia concezione della donna».

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