And Just like that: come eravamo

So di non essere la prima a diffondere la notizia e quindi il mio non è uno spoiler, dato che in tutti i luoghi e in tutti i laghi, anzi praticamente in tutto il mondo, siamo rimasti scioccati da come sono andate le cose nelle prime due puntate di And Just Like That: nella #1 Mister Big ha un infarto e tira le cuoia, e nella #2 ci becchiamo tutta l’angoscia di Carrie e il funerale di Big. Bon. Mi sentirei di dire che il ciclo di Sex and the City si è compiuto. In effetti la serie è invecchiata con noi, ragazze degli anni ’80 e ’90. Sono andata a rivedermi le prime puntate della serie, che in effetti erano molto più frizzantine, con le protagoniste parecchio più sfrontate, leggere e spensierate perché molto più giovani. Poi pian piano le cose cambiano e già nella sesta stagione, con il cancro di Samantha e Carrie che decide di lasciare l’amata New York per Parigi insieme all’artista – divo Alexandr Petrovsky (salvo poi happy end in corner, con Mr. Big che si viene a riprendere una Carrie in lacrime, trascurata e lasciata sola da Alexandr giornate intere in una Ville Lumière grigia, anzi plumbea). Poi l’imborghesimento definitivo delle ragazze avviene nei due film che sono un po’ la cronaca della vita coniugale o pseudo – coniugale. And Just like That è la narrazione della (piena) maturità (sulla soglia della menopausa): ed è una serie completamente diversa da #Satc, ma se ci pensiamo è esattamente la parabola di vita reale di tutte le ragazze vivacissime sui 30, che poi a 40 mettono su famiglia e che poi, arrivate ai 50, a posto mettono anche la testa. Insomma, il colpo di genio è proprio questo: Carrie, Miranda, Charlotte (e probabilmente Samantha che stavolta manca all’appello) si ‘evolvono’ e invecchiano insieme a noi. Ergo, ci ricosciamo ancora in loro. Ergo ci piace tantissimo il fatto che le ragazze siano tornate, proprio perchè hanno storie (ed abiti) consoni a signore cinquantenni (infatti noi madame prendiamo nota degli outfit).

C’è un’altra cosa che mi ha colpito: fra la prima stagione di Sex and the City andata in onda nel 1998 e quella di And Just Like That c’é un arco di tempo (23 anni) che pare un’era geologica, e l’onnipresente protagonista, cioè the City, in venti anni cambia completamente: si va da una New York dove non esisteva ancora il cellulare e tutti sfumazzavano come pazzi dovunque, a una città contemporanea, molto equality gender e molto inclusive, ma molto meno creativa e molto meno Sex(y). E poi tutti a dire che meno male che le tre protagoniste hanno interpretato ancora questi personaggi perché nel cinema non ci sono ruoli per le donne dopo una certa età. Ma insomma, questa ormai è una mezza verità, e soprattutto non è questo l’esempio calzante, perché tanto se le ‘ragazze‘ non le interpretavano Sarah Jessica & C., chi avrebbe potuto farlo? E comunque devo dire che i ritocchini antiage nelle inquadrature si notano. Però vuoi mettere una punturina al viso con un rincoglionimento totale del cervello? Quindi sì, Mr. Big, per te And Just Like That (e Sex and the City) finisce qui.