Cinici & San Valentino

Non so se avete notato: oggigiorno sono tutti un po’ cinici e un po’ leoni da tastiera. La nuova tendenza, sui social e nella vita reale, è quella di  pontificare e di fare a  gara a chi schifa di più: da Sanremo a San Valentino, passando per Natale Capodanno e Pasqua-con-chi-vuoi. Perché criticare e spocchiare fa figo, sembra dire ‘io non faccio parte della massa’,‘ io mi distinguo’, ‘io volo più alto’, insomma: ‘io valgo (e voi no). Risultato: si passano cene e aperitivi in compagnia di persone noiosissime che sparano a zero su tutto, non sono mai d’accordo su niente e a cui non piace mai niente  Insomma, ci fanno sentire a disagio. Un po’ sulle spine, almeno, con una crescente voglia di andarsene via.

Ecco, io mi chiedo ma perché (si atteggiano così)? Cioè io ho fatto l’università, con  tanto di tesi di storia della lingua italiana che comparava i diari di viaggi di quattro pellegrini in Terrasanta nel XV secolo e poi giuro di aver letto tutto Ibsen, Kafka, Pirandello e pure l’Ulisse di Joyce in inglese, inoltre ogni giorno scorro i  quotidiani e sono aggiornatissima sui gilè gialli e sulla crisi venezuelana: però ecco, quando esco con gli amici esco con gli amici. E mi rilasso facendo discorsi diciamo ‘futili’(eufemismo). Se invece non esco, la domenica guardo Barbara D’Urso spaparanzata sul divano. Giuro che dire in giro questa cosa è più difficile che per un ragazzo gay fare outing (e mi pare un tantino esagerato). Per i cinici poi, passare dal criticare la D’Urso al criticare San Valentino è un attimo: tutti d’accordo che è una festa commerciale, una ricorrenza di plastica. Epperò se mi arrivasse un mazzo di fiori o un brillocco mica ci sputerei sopra solo perché è il 14 febbraio. Credo che in fondo in fondo non ci sputerebbero neppure i cinici (che mi sembra facciano un po’ come la volpe e l’uva). Dai, cinici & leoncini, rilassatevi un po’, non state così sempre impalati: imparate a vivere e lasciar vivere e soprattutto pensate che le cose brutte e difficili della vita sono ben altre (e che, se le affronti poi c’è  veramente bisogno di vedere in tv cose leggere e stupide come i programmi della De Filippi e della D’Urso). Solo una cosa quest’anno è veramente troppo, anche per San Valentino: le frasi di Mara Maionchi nelle cartine del Bacio Perugina. Ecco, quelle no.