Storie di Madame e di Girovita

La Madama si definisce (anche) per l’età, e l’età e’spietatamente, inesorabilmente segnalata dal Girovita. Quella parte del corpo fra ombelico e fianchi che nel corpo femminile nel 90% dei casi verso i 55 anni si allarga causa tourbillon ormonale, e non ti togli più. Girovita con la G maiuscola perché è il titolo del libro, appena uscito per Compagine, della mia amica Francesca Lorenzoni. Il libro è ispirato dai post pubblicati sul blog Madamando, di cui dall’aprile 2014 Francy è ideatrice e autrice, e che è il favoloso web spoiler di quello che accadrà dopo che sei stata, a 25 anni, fashion blogger, a 35 mamma blogger e fino ai 50 + food blogger. Girovita è un ‘agile volumetto’ di 198 pagine scritto per la generazione che, allo schermo del laptop, ancora preferisce la pagina stampata. Insomma, per le Madame. Facciamo a capirci: la Madama sta alla Sciura come la Mole sta alla Madonnina. Con una differenza: il termine Sciura si può allargare geograficamente, tipo all’Emilia o alla Liguria, invece la Madama è solo torinese. Con tanto di dna nativo che non basterebbero dieci post a decriptarlo. Perciò credetemi sulla fiducia: sabauda, ben nata, stesse amicizie (giuste) fin dall’asilo, caparbia (fino a sfiorare l’ostinazione più dura e pura), la Madama è una precisa tipologia sociale. Che Lorenzoni ha messo sotto osservazione (in quanto Madama lei stessa, infatti il libro è scritto in prima persona plurale). La Madama si può ‘dividere’ in sotto – tipologie:

#1 l’irriducibile: la settantenne tutta leopardata, che deve sempre avere addosso ‘qualcosa che va adesso’, (senza rendersi conto che quella cosa magari sta bene a Kate Moss e non a lei).

#2 la bon ton : ovvero filo di perle – filo di rossetto – filo di tacco, forse la più Madama di tutte

#3 la femminista: la riconosci perché si vestono con palandrane nere e scarpe basse. Sono spesso spettinate e struccate, ma va benissimo così. Ha fatto tutte le lotte anni 70 -80 (e da qui si capisce che la Madame vengono da lontano).

#la fashion victim: che sa tutto sulle tendenze moda – trucco e parrucco dell’ultima stagione, e non potrebbe vivere senza (no matter what)

Un capitolo a parte sono le amiche: fra Madame le amicizie sono fortissime e durano tutta la vita, infatti ci sono anche le Amiche di Vestaglia:  quelle con cui sai già che finirai insieme nello stesso ospizio (magari già individuato, in collina). Le amiche hanno anche la funzione di dare buoni consigli sull’utilità dei social, infatti ormai le Madame sono anche su Facebook. Principalmente postano sul loro profilo foto di un po’ di anni fa dove sono riuscite particolarmente bene, o di compagni, figli, cani, gatti. Oppure scoprono che su Faccia di Libro possono ritrovare compagni di classe o essere invitate a eventi, vernissage e sfilate cittadini di cui non immaginavano l’esistenza. Hanno imparato anche a comprare online (e a beccare gli sconti notturni: se ci si infilava il paltò sopra il pigiamone per andare a prendere i figli all’uscita della disco alle tre, vuoi non puntare la sveglia a mezzanotte per tirare via con lo sconto 30% quel Prada da Yoox?).

Tutte/i noi poi abbiamo in mente l’archetipo della Madama, quella signora di mezza età acida che ti ‘spiega la vita’. Eh no, la Madama non è quella. quella è la  Carampana: invece, e qui sta il bello, la vera Madama fa buon uso del tempo passato, e la sua essenza e forza sono la consapevolezza positiva, che usa per affrontare sia il qui e ora sia il futuro. Sì perché nel futuro di ogni Madama c’è un piano B, il vero Girovita. C’est à dire: abbiamo dato, ora facciamo quello che ci piace. ‘Cause being a Madam can be funny. Yes, we can.

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