SANS, che cos’è la sindrome neuro-oculare che può colpire gli astronauti

La patologia neurologica che colpisce gli occhi degli astronauti potrebbe trovare una cura grazie a uno studio internazionale guidato dalla Città della Salute e delle Scienze di Torino

Si chiama SANS, da sindrome neuro-oculare associata al volo spaziale, e da tempo è conosciuta da coloro che studiano la permanenza degli astronauti in condizioni di micro o zero gravità, sia di breve che di lunga durata. Fu notata già nel 2005, quando, in un astronauta americano di ritorno da una missione di 6 mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), fu per la prima volta riscontrato un «edema della papilla in associazione ad altre modificazioni retiniche e ad un appiattimento del globo oculare con ipertensione endocranica». In altre parole, la SANS si manifesta con un tipico gonfiore degli occhi, accompagnato da progressiva perdita di proporzioni armoniche del volume del globo oculare, allentamento del nervo ottico e perdita di capacità visiva: tutti effetti causati dal venir meno della giusta pressione intracranica causata appunto dalla riduzione o dall’assenza, di gravità.

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